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Martedì 12 novembre 2024
Le vite di Edy
Le vite di Edoardo (Edy) Gubellini rappresentano un pezzo della storia ippica italiana, ma sono anche viaggi tra lussi e miserie, amori e tradimenti, che si consumano sullo stesso palcoscenico.
Edy è figlio di Pietro, memorabile prima monta della Dormello Olgiata. Edoardo nasce a Capodanno del ’37, e suo padre Pietro, l’anno successivo, con l’inimitabile Nearco, vincerà il Prix de Paris.
Purtroppo, Edy rimane orfano tragicamente per un incidente di corsa nel ’46 del padre e da orfano, a 13 anni, varca la soglia della scuderia di Mario Benetti, allenatore emiliano di stanza a Milano. Benetti accoglie Edy quasi fosse un figlio; il giovane Gubellini si applica ma cresce e il peso lo condanna; non può più inseguire il sogno di imitare suo padre. Si dedicherà ai trottatori; va inizialmente a Napoli ma poi, tornato a Milano, viene accolto in scuderia dal più grande: Sergio Brighenti.
Lo spazio in scuderia non è molto, ma qualche buon cavallo può essere guidato dal giovane Edoardo che non tarda a mostrare la sua grinta e la sua qualità.
Dopo dieci anni, decide che deve andare da solo; il primo significativo gran premio è il Lotteria del 1973 con Lightning Larry, poi ci saranno le stagioni d’oro con Eskipazar, Modigliani, Speed Expert, Micron Hanover giusto per nominarne solo alcuni.
Edy è stato un uomo di mondo, facendosi perdonare qualche peccato, cancellandolo con “guidate” da fuoriclasse, che i suoi maestri gli hanno sempre invidiato. Negli anni novanta, la crescita professionale di Pietro, suo secondo figlio e portatore del nome paterno, continuatore del talento ippico, lo appagò a tal punto che dismise le redini quando avrebbe avuto ancora molto da dire, calandosi nel ruolo di padre, per sanare quel vuoto che la vita gli aveva tristemente consegnato.
In verità il percorso di Edy guidatore-allenatore si dipana dal 1958 al 2015; la ricostruzione della parte tra il 70-90 è quella più complessa e rimane il cammino più affascinante.
Dirada le sue apparizioni in pista, si toglie qualche “soddisfa”, come le chiamava lui; un tumore e qualche caduta di troppo lo inducono a lasciare i sulky.
In modo sotterraneo si definisce un nuovo ruolo; rimane Edy, ma è un personaggio diverso, le carte al pomeriggio, gli amici delle notti insonni ormai lontani e un mondo di corse troppo diverso dal suo gli fanno preferire alla concitazione dell’ippodromo le gelide albe di Bareggio, il centro di allenamento che ha impiantato per preparare al meglio i cavalli. In fondo rimane l’essenza del trotto, la dura preparazione quotidiana cui resta solo la conferma, talvolta effimera, dei due minuti di corsa; a quella deve ormai pensare solo Pietro.
Con l’ultima, nascosta, sorpresa che dice tutto del suo desiderio infantile: correre con i cavalli e vincere.
Massimo Gagliani
Edito da Guerini e Associati è disponibile in libreria e sui principali store online e sul sito https://www.guerini.it/index.php/prodotto/le-vite-di-edy/.
I diritti d'autore per espressa volontà dell'autore e della famiglia Gubellini verranno devoluti alla Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica (https://www.fibrosicisticaricerca.it/).
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GALOPPO e TROTTO