Lunedì 18 novembre 2024
Una previsione potenzialmente disastrosa
Il sottosegretario Giacomo La PIetra e il direttore generale Remo Chiodi, attuali "responsabili" del settore ippico.
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Ora andiamo a fare una proiezione di quanto l’ippica dovrebbe fatturare con “l’operazione taglio della tassazione“.
Attualmente il sistema a quota fissa ippica per punto fisico,con 3400 punti attivi in tutta Italia e gran parte anche forniti di altra tipologia di scommesse incluse le virtuali per i primi 9 mesi di questo anno ha questi numeri:
Dunque le scommesse ippiche a quota fissa per punto fisico, producono (base imponibile) 33.892.138,55 € di cui il 47% viene diviso per 1/3 allo stato e 2/3 alla filiera ippica, quindi facendo un conto dell’ortolano e arrotondando in positivo 23.000.000 vanno alle casse dell’ippica e 11.000.000 allo Stato.
Ammettendo che la percentuale della base imponibile rimanga la stessa e ragionando sui dati del 2023 dove il Direttore generale di ADM fornisce il dato di 670 milioni complessivi, di cui 126.067.780,25 era il movimento dei totalizzatori 314.152.579,25 € è stato quello delle scommesse a quota fissa per punto fisico, e finalmente si è svelato il settimo segreto di Fatima sulle scommesse a quota fissa on line che sono circa 230 milioni.
Applicando una proiezione spannometrica, per questo anno i valori dovrebbero essere:
- quota fissa per punto fisico (in calo)
- il totalizzatore di ippica nazionale (stabile)
- il totalizzatore storico (in calo)
- le on-line (incerto)
Quindi ipotizzando il fatturato di 550.000.000 sulla quota fissa dello scorso anno, per arrivare ai 190 milioni di pareggio di bilancio ippico, ci vorrà un fatturato di 3,6 miliardi con il primo taglio della tassazione, (la derivata del 15% non è una costante), e con il secondo taglio che applicheranno non basteranno 5 miliardi di Turn over.
D’altra parte questo spiega, analizzando il gioco per provincia, del perché fuori da un'area dove non ci sono strutture ippiche ippodromi e centri di allevamento il fatturato decade del 80%, spiega anche il problema della non riforma della TQQ e scommesse ”esotiche” che in Francia e in Svezia produce il 70% del fatturato e di introiti ed è un indice di stabilità economica, mentre da noi dai 3 milioni giornalieri del 2009 siamo passati a 100.mila euro scarse giornaliere, anche questo indice che i tempi cambiano e che i format e rete vendita fisica sono oramai obsoleti .I complimenti, dopo aver letto i numeri delle scommesse a quota fissa per punto fisico, vanno alla provincia di Matera che con 9 punti vendita ha un fatturato per i primi 9 mesi di 2.516 euro e alla provincia di Enna che con 7 punti vendita ha un fatturato di 980 euro.
W la patata lessa
Massimo Pierini
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