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Giovedì 21 novembre 2024
La replica di Sandi a Migliaccio
In Francia il totalizzatore ippico produce (dati 2023) 9,3 miliardi di gioco, genera 835 milioni di proventi per la filiera ippica e oltre 800 milioni per l’erario.
In Italia si è scelto di puntare sulla quota fissa (che naturalmente compete con il totalizzatore) per affinità con la scommessa sportiva. La differenza però è sostanziale, il gioco sportivo si basa su milioni di appassionati di calcio e di altri sport, il gioco ippico è da anni abbandonato a sè stesso e non difeso da Masaf e ADM.
Prima di fare ulteriori peggioramenti alla situazione della filiera bisogna fare conti precisi degli impatti e degli effetti di quello che si va a fare.
Quando è partito il gioco complementare si pensava che si sarebbe proposto allo scommettitore molte più proposte anche sulle corse italiane (ad esempio i testa a testa, i no betting sul favorito a 1,2, tutto ciò che fanno i bookmakers inglesi ed irlandesi) ma nulla è stato fatto.
Nella nota di Migliaccio c’è un punto finalmente importante, cioè che bisogna puntare sul rilancio urgente delle scommesse al totalizzatore “esotiche”, cioè quelle in cui puoi dare una vincita importante al giocatore e un prelievo significativo alla filiera ippica. Ma questo ha bisogno di una rete vendita capillare sul territorio e ben motivata, un confezionamento del prodotto corsa ben fatto, aperta, senza favoriti netti, una promozione mirata, una revisione alla francese del meccanismo di gioco, etc etc.
Ora, fare solo il taglio del prelievo per l’ippica sulla quota fissa oggi in assenza di un piano complessivo sulle risorse dell’ippica non ha alcuna possibilità di dare un futuro all’ippica. Se chi lo propone e lo sostiene (come LM) ci crede davvero e pensa di poter fare 2 miliardi di gioco ippico supplementare… dia una fidejussione a garanzia!
Giorgio Sandi
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GALOPPO e TROTTO