Martedì 26 novembre 2024
"Gestione delle Scommesse Ippiche", sabato convegno di tutte le categorie
La Filiera del trotto e galoppo italiano rappresenta 200 anni di identità culturale della storia del nostro Paese e raccoglie migliaia di operatori che contribuiscono ogni giorno con il loro lavoro in modo virtuoso come contribuenti al sistema fiscale e di sicurezza sociale italiano.
Le scommesse da sempre hanno mantenuto questo settore e addirittura contribuito a raccogliere imposte per il MEF, ma da decenni Le categorie sono state escluse da qualsiasi decisione che riguarda le scommesse del loro settore.
Il risultato è stato che il betting sull’ippica è rimasto ingessato a regole vecchie di decenni che lo hanno fatto crollare, da una posizione dominante, ad una share di solo il 0,3% del mercato italiano che oggi raccoglie più di 130 miliardi di gioco dal popolo italiano con slot video lottery ecc.
Si chiede alle autorità che il processo di decisione delle scommesse ippiche torni nelle mani di un Ente rappresentativo dalla filiera ippica per poter finalmente operare sul mercato italiano in modo competitivo rispetto le altre tipologie di scommesse così da poter riacquisire la propria quota “naturale” di mercato e salvare migliaia di posti di lavoro.
Le scommesse italiane rappresentano un mercato pari a 136 miliardi di Euro (Anno 2022 -Fonte ADM), nel quale Slot, VLT e Giochi di Carte On Line hanno raggiunto una raccolta superiore a 87 miliardi di euro (anno 2022 Fonte ADM) .
Le scommesse ippiche sono ora ridotte ad una quota inferiore allo 0,5%, ma i proventi da queste generati sono tra le fonti principali del sostegno al lavoro di migliaia di operatori in Italia che pagano in modo virtuoso imposte, contributi sociali e contribuiscono a mantenere le strutture pubbliche degli ippodromi nei Comuni.
Si ritiene che le categorie ippiche debbano riacquisire la gestione delle scommesse, per riacquisire la loro "naturale" quota di mercato, inoltrando una istanza formale al Governo e al MEF.
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