Sabato 21 dicembre 2024
"Ostacoli dimenticati"
Ippodromo Maia |
“In qualità di consigliere di amministrazione dell'ippodromo di Merano non potrò che rappresentare in Consiglio la delusione nell'apprendere che il nostro ippodromo è stato classificato come ippodromo esclusivamente da corse in piano dimenticando di classificarlo rispetto alla sua caratteristica prevalente: quella ostacolistica. Tutto questo non è comprensibile, il mondo delle corse ad ostacoli si distingue nettamente da quello del piano e da quello del trotto. Anni di confronti fra il Masaf e la nostra società, che sembravano aver chiarito le varie differenze, non sono serviti a nulla. Tutto il comparto ostacolistico con questa errata decisione viene mortificato e deve rappresentare le tre specialità ippiche: galoppo piano, galoppo ostacoli e trotto.
L'ippodromo di Merano dovrebbe essere la vetrina del Masaf, visto il consenso internazionale ricevuto: siamo in assoluto l'ippodromo europeo con la più alta presenza settimanale di scuderie straniere, oltre a godere di migliaia di spettatori in ogni giornata di corse. I vari numeri e numeretti che hanno reso necessaria la classificazione non possono non tener conto di aspetti fondamentali che sono la storia e la cultura. Non a caso Merano rappresenta la storia del Gran premio Lotteria, ed è la struttura che ospita la corsa più antica d'Italia: il Grande steeple di Roma, disputata per la prima volta nel 1854. Quando si arriva a minare questo vuol dire che il sistema di riforma promosso è sbagliato.”
L'ippodromo di Merano dovrebbe essere la vetrina del Masaf, visto il consenso internazionale ricevuto: siamo in assoluto l'ippodromo europeo con la più alta presenza settimanale di scuderie straniere, oltre a godere di migliaia di spettatori in ogni giornata di corse. I vari numeri e numeretti che hanno reso necessaria la classificazione non possono non tener conto di aspetti fondamentali che sono la storia e la cultura. Non a caso Merano rappresenta la storia del Gran premio Lotteria, ed è la struttura che ospita la corsa più antica d'Italia: il Grande steeple di Roma, disputata per la prima volta nel 1854. Quando si arriva a minare questo vuol dire che il sistema di riforma promosso è sbagliato.”
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