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Giovedì 3 aprile 2025
Protesta dei driver sull'uso della frusta

Come è già avvenuto in Francia qualche settimana or sono, una buona fetta della categoria dei guidatori contesta l’eccessiva severità delle nuove regole sull’uso della frusta in vigore ufficialmente da martedì 1 aprile. Ieri a Roma dopo che nella sesta corsa sono stati presi dei provvedimenti è stata posta in essere una protesta da parte dei drivers che hanno ritardato di 15 minuti lo svolgimento della corsa successiva proprio per sensibilizzare le istituzioni preposte al controllo delle corse sulla, secondo loro, eccessiva severità nell’applicazione delle nuove regole.
 “Così non è più guidare – ha affermato Lucio Becchetti rappresentante dei professionisti romani – siamo i primi a non voler colpire i cavalli per punirli e per provocare loro dolore, ma dobbiamo avere la possibilità di correggerli, di indirizzarli e questo le nuove regole non ce lo consentono. Se si punisce addirittura un movimento del busto o un allargamento del braccio teso a “far vedere” la frusta e non a colpire, diventa impossibile, oltre che rischioso stare in corsa. Io, ad esempio, ho dovuto fare un movimento scomposto per evitare di urtare un avversario, cosa che avrebbe potuto provocare una caduta, con conseguenze ben più gravi per uomini e animali di quelle di un colpo di frusta, e sono stato punito.  Inoltre abbiamo anche l’obbligo di tutelare proprietari e scommettitori cercando di incitare al meglio il cavallo. Ieri un mio collega ha perso una corsa e il relativo premio perché non ha potuto sostenere a fondo il proprio allievo in retta di arrivo mentre era in lotta con l’avversario, perché non tutti i cavalli sono uguali e non reagiscono allo stesso modo in corsa. Cosa penseranno il proprietario che ha perso il premio e lo scommettitore che non ha visto difese appieno le proprie chances di vittoria? In un mondo dove il sospetto è sempre latente, un’applicazione così restrittiva di norme, beninteso, in assoluto condivisibili, non ci tutela.”

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GALOPPO e TROTTO