Considerazioni sui nuovi criteri di classificazione
Pier Luigi D'Angelo
Presidente Ippodromi Partenopei
"Gentile direttore in merito ai nuovi criteri di classificazione desidero esprimere le mie pubbliche considerazioni affinché si possa migliorare la qualità degli interventi normativi. Questa premessa va fatta per sancire, almeno dal mio punto di vista , che vi era la necessità di intervenire per uscire dalla “marmellata” indecifrabile che era diventato il modello di classificazione cd. “Deloitte” precedente modificata negli anni, in maniera non sempre coerente, spesso fuori dalla reale funzione logistica e strutturale di molti impianti e sfociata con il decreto Castiglione poi abrogato. Tra tutto quello prodotto dalla classificazione appare evidente a tutti a puro titolo di esempio che Bologna non ha le stesse caratteristiche tecniche di Torino che a differenza della pista di 800 metri ne ha una di 1000 ed ha i cavalli nel centro di allenamento interno. Quindi uno stravolgimento della partita tecnica a favore “forse” dei metri quadri.Vi è un taglio considerevole di 7 milioni di euro della sovvenzione sulla gestione ordinaria compensata da un contributo lavori impianti non da tutti e in egual misura fruibile anche perché vi sono tempi stretti per programmare gli interventi ed ottenere il relativo benestare. Tecnicamente si è arrivati ad un prodotto che terra’ davanti al giudizio di eventuali Tar perché costruito in maniera normativamente e giuridicamente Machiavellica. Bisognerà vedere come impatterà il parametro qualità che potrebbe diminuire in taluni casi le maggiori criticità. Di fatto bisognerà trovare un contributo eventualmente integrativo da reperire in qualche modo per i centri di allenamento interni agli ippodromi che andranno sostenuti perché da loro dipende la doma e la successiva qualità almeno per il trotto del 70% dei puledri nati e provenienti dalle aste di cui il 50% viene domato a Napoli. Vorrei chiudere ribadendo che gli ippodromi sono al momento tutti utili se funzionali al sistema ippico, perché sono da sempre la casa dei cavalli.”