Martedì 4 novembre 2025
Errare è umano, perseverare è ministeriale

	I dati delle scommesse ippiche di settembre, sono i classici dualismi luci ed ombre ampiamente descritti nella poesia “Il Corvo” di Edgar Allan Poe.
	Andiamo ad analizzare i dati della quota fissa di settembre, paragonandoli a quelli del 2024 dove la tassazione era maggiore, e il ritorno per la filiera ippica era altrettanto maggiore.

Per spiegare meglio: Il numero di biglietti emessi per il segmento della quota fissa è stato in comparazione con lo stesso mese, dell’anno precedente è positivo del 13,19%.
	Il movimento delle scommesse per il segmento della quota fissa in comparazione con lo stesso mese dell’anno precedente è positivo del 16,36 %, e questo lascerebbe supporre che l’importo della scommessa sia più o meno lo stesso.
	L’importo delle vincite o ritorno al giocatore, sempre per il segmento della quota fissa in comparazione con lo stesso mese dell’anno precedente, è positivo del 19,82% e questo lascerebbe supporre che gli scommettitori ippici sono molto bravi, o che la programmazione delle chiamate delle corse è da rivedere.
	lI ritorno alla filiera invece malgrado una tassazione favorevole per i bookmaker, e malgrado un aumento di biglietti emessi e fatturato, è negativo del 3,90% sulla base della differenza ed è negativo del 53% su base annua su questa tipologia di scommessa e questo dato dovrebbe allarmare chi commercialmente ha fatto questa scelta, oppure chi non riesce a creare dei format di incremento e di ritorno economico decente alla filiera ippica.
	Massimo Pierini
"È più facile scindere un atomo che abolire un pregiudizio” A.Einstein
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